blefaroplastica tempi di guarigione, la blefaroplastica è un intervento ambulatoriale che si esegue in anestesia locale (in alcuni casi può essere associata a sedazione), non richiede degenza e, in base alla risposta personale, gli ematomi post chirurgici scompaiono in due settimane circa. Durante l’intervento il chirurgo pratica un’incisione con il bisturi lungo la piega della palpebra superiore; poi rimuove la porzione di cute eccedente e ricongiunge i due margini con una sutura intradermica continua, praticando un solo e lungo punto, che entra in prossimità del naso ed esce a livello dell’angolo esterno dell’occhio. Il punto di sutura sarà rimosso dopo 2-3 giorni e la cicatrice sarà praticamente invisibile. «Per un buon risultato è importante che il chirurgo non tolga troppa cute palpebrale ed eviti di creare una tensione eccessiva: uno sguardo gradevole, infatti, è sempre associato a palpebre piene e morbide», dice Gasperoni. Nel caso di cedimenti e grinze importanti anche a livello della palpebra inferiore, invece, il chirurgo fa un’incisione lungo l’attaccatura delle ciglia, rimuove l’eccesso di cute e chiude l’apertura con 4-5 punti di sutura.
Contro le borse
Le cosiddette borse sotto gli occhi (borse adipose palpebrali) sono accumuli di grasso che possono formarsi anche in giovane età nelle persone predisposte: si rimuovono senza alcuna incisione esterna con la tecnica della blefaroplastica transcongiuntivale, che agisce esclusivamente dall’interno della palpebra inferiore. Le palpebre superiori, inferiori e le borse possono essere trattate nel corso di una seduta, oppure singolarmente.
Ridona luce a uno sguardo spento o può aprire occhi su cui è calato il tempo. Tutte le informazioni su uno degli interventi estetici più richiesti dagli italiani
Li valorizziamo con il kajal nero per aumentarne la seduzione, li decoriamo con ombretti scintillanti, coloriamo le ciglia con mascara total black per renderli più interessanti… ma ogni trucco è inutile quando sugli occhi calano, inesorabili, piccole ma insidiose, pliche di cute palpebrale in eccesso, che ne offuscano la bellezza rendendo lo sguardo spento e stanco.
Il cosmetico capace di eliminare la cute palpebrale in eccesso non è stato ancora inventato, e la chirurgia estetica rappresenta per ora una possibile soluzione per liberarsene e dare luce e freschezza allo sguardo, ringiovanendolo.
In ambito medico, il termine blefaro è utilizzato per indicare la palpebra, e la procedura chirurgica che permette di correggere il rilassamento cutaneo di questa zona, si chiama blefaroplastica, la chirurgia delle palpebre. Si tratta di un intervento vero e proprio che richiede punture, tagli, rimozioni e suture e che permette di tornare alla vita sociale dopo 5-10 giorni. Il più richiesto dagli italiani anche in estate, nonostante sia controindicato in questo periodo, lo sguardo è il primo cruccio dalle nostre parti (64%), l’altra operazione più richiesta riguarda sempre il viso ed è la rinoplastica (12%).